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INDUSTRIA 4.0: L’AGROALIMENTARE NELL’EPOCA “SMART”

La velocità con cui le nuove tecnologie stanno influenzando e trasformando la concezione organizzativa e produttiva del mondo imprenditoriale non poteva non toccare una filiera importante come quella agroalimentare. Big data, intelligenza artificiale e robotica hanno le potenzialità di rivoluzionare gli assetti dei sistemi produttivi del settore. Dai droni utilizzati per la verifica dell’andamento delle coltivazioni ai sistemi di monitoraggio delle linee produttive.

Intelligenza artificiale e agroalimentare

Si tratta di innovazioni già in qualche modo sperimentate nel mondo logistico e sanitario, ma che potrebbero avere un’efficace applicazione nel mondo dell’agricoltura e dell’allevamento.

Ovviamente, il punto di partenza di questa grande rivoluzione copernicana è “il dato” e la filosofia “data driven” delle strategie da applicare. Un processo non nuovissimo per chi lavora nel mondo dell’agricoltura, da tempo attrezzato tecnologicamente, soprattutto per le previsioni meteorologiche. Resta il fatto che soprattutto per un tipo di attività arcaica come l’agricoltura e l’allevamento molto legata all’esperienza intuitiva dell’uomo e al suo rapporto con il territorio può apparire in un primo momento spiazzante.  In questa nuova prospettiva si tratta di guardare al dato in modo quasi esclusivo. Appare evidente come l’apporto della tecnologia può conferire sicurezza e velocità a tutte le diverse operazioni.  Così si può concentrare il lavoro del personale su attività più strategiche e intelligenti che non siano il trasporto della merce o la guida dei veicoli.

Le possibili applicazioni della tecnologia 4.0

Le applicazioni, quindi, sono vastissime: nell’evidenziarne alcune è interessante soffermarsi sul riconoscimento facciale degli animali dell’allevamento. La rapidità dell’operazione può consentire di avere una scheda sanitaria completa del soggetto della sua età e della sua produttività. Questo può consentire all’allevatore di calcolare il fabbisogno di latte per il suo mercato e eventualmente, aggiungere altri capi. Appare persino superfluo sottolineare quanto può essere potenziato l’aspetto sanitario in questo modo, consentendo di agire con tempestività nel caso di malattie dei capi.

Un altro utilizzo  è quello dei droni per i diversi tipi di coltivazione “eroica” ovvero quella coltivata in scoscesi pendii difficilmente raggiungibili. La velocità di un drone in grado di fotografare le condizioni dell’uva o del grano può alleggerire il coltivatore, consentendo di concentrare il personale nelle attività imprescindibili dal fattore umano.

Sono già operativi trattori senza conducente e sistemi di irrigazione automatizzati nelle grandi industrie agricole USA, ma soprattutto l’uso dell’AI nell’accezione del deep learning può offrire avanzamenti e servizi innovativi ancora inesplorati.

I benefici della tecnologia

Le tecnologie innovative possono portare dei grandi benefici in termini di risparmio di tempo morti e di investimenti in agenti chimici antiparassitari. Con questi strumenti si possono prevenire e studiare i fenomeni aggirandoli con operazioni virtuose a beneficio della qualità dei prodotti e dell’ambiente. I risparmi ottenuti in questo modo possono essere reinvestiti in modo virtuoso sulla qualità degli spazi dove sono ospitati gli animali, al miglioramento della qualità di mangime on cui sono alimentati.

Non ultima possibilità è la ricerca degli abbinamenti del cibo e dei liquidi e la potenziale ricerca di nuovi gusti e nuovi prodotti merceologici secondo il concetto di “food pairing”. Le aziende del comparto alimentare si affidano sempre più frequentemente all’intelligenza artificiale per esplorare e prevedere nuove combinazioni di sapori utilizzando gli algoritmi. Un’arma potentissima per il settore “ricerca” nell’innovazione dei prodotti. Per il marketing la novità è l’utilizzo dell’AI per prevedere le preferenze dei consumatori in fatto di generi alimentari e bevande. Esiste un modello, chiamato “gastrogaph” in cui convergono dati relativi a sapori, aroma e consistenza di migliaia di alimenti.  Uno strumento simile può diventare un prototipo fondamentale in grado di aiutare le aziende del settore Food & Beverage. La mappatura più profilata di sapori e aromi potrà aprire nuove prospettive per lo sviluppo di alimenti “personalizzati” e di ricette in grado di offrire una nutrizione migliore.

La legge di bilancio 2020

Il credito d’imposta, infatti, avrà una percentuale del 40% o del 20% del costo, in base all’importo dell’investimento, nel primo caso se l’importo è inferiore a 2,5 milioni di euro nel secondo se è superiore ai 2,5., per gli investimenti materiali Industria 4.0. 15% del costo per gli investimenti in servizi e software digitali; 6% per gli investimenti in beni diversi dai precedenti.

Il Bonus ricerca è stato fortemente ridimensionato al 12% e nel limite dei 3 milioni di euro con il “contentino” dell’estensione anche agli investimenti in innovazione e design al 6% nei limiti di 1,5 milioni di euro.

Molto importante è la formazione del personale. Nel Bonus formazione 4.0 l’elemento principale è l’eliminazione dell’accordo sindacale e l’introduzione di una maggiorazione del 60% per le attività rivolte a lavoratori svantaggiati e ultra svantaggiati. Il 50% dello sgravio è previsto per le piccole imprese, 40% per le medie imprese e 30% per le piccole.

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