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Le imprese turistiche e le strutture alberghiere potranno usufruire dei bonus edilizi

A partire da febbraio 2021, le imprese turistiche e le strutture alberghiere potranno accedere ai bonus edilizi

Anche le aziende e le imprese turistiche possono beneficiare del contributo a fondo perduto e del credito d’imposta previsti dall’articolo 1 del Dl 152/2021, con il decreto Pnrr.

Secondo l’avviso pubblico del 23 dicembre scorso, Il Ministero del Turismo ha definito le modalità applicative, i requisiti, gli interventi e le spese ammissibili per usufruire degli incentivi; le spese sostenute devono avere l’obiettivo di migliorare la qualità della struttura ricettiva, in attuazione della misura 4.2.1 del Pnrr

Questo lo scenario che si prospetta, anche se i tempi per la presentazione dell’istanza sono ristretti e previsti per febbraio 2022 (non oltre per non perdere la possibilità di accedere ai bonus); d’altro canto l’agevolazione può contare invece su un periodo esteso al 2024.

Entro il 21 febbraio, sarà resa operativa la piattaforma necessaria alla presentazione delle istanze telematiche per il riconoscimento del fondo perduto e del credito di imposta per le imprese del settore turistico.


Le imprese turistiche: chi può beneficiarne

Con una dote complessiva di 500 milioni, gli incentivi sono rivolti ai seguenti soggetti: 

  • alle imprese alberghiere, 
  • alle strutture che svolgono attività agrituristica (legge 96/2006)
  • alle strutture ricettive all’aria aperta 
  • alle imprese del comparto turistico ricreativo fieristico e congressuale compresi di stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici inclusi i parchi acquatici e faunistici.

Il credito di imposta rientra nella misura dell’80% delle spese ammissibili e/o un contributo a fondo perduto fino al 50% e/o un finanziamento a tasso agevolato.

Sono agevolabili, tra gli altri, anche gli interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismici, oltre a quelli per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per la digitalizzazione. Sembrano non rientrare però gli impianti fotovoltaici, per quanto specificato dall’articolo 4.

Ancora non sono definiti i tempi di erogazione del beneficio.
Gli incentivi sono erogati secondo l’ordine cronologico delle domande fino a esaurimento delle risorse stanziate e l’avviso pubblico del 23 dicembre prevede che le imprese interessate presentino domanda attraverso la piattaforma online sul sito stesso.

Come funziona la piattaforma

  • L’istanza va presentata entro i 30 giorni successivi all’apertura della piattaforma, che se sarà subito operativa permetterà di presentare le domande fino a fine marzo.
  • Tutta la documentazione amministrativa e tecnica indicata deve essere inserita nell’elenco alle sezioni di cui all’allegato I dell’avviso. Si tratta di 29 documenti divisi in 3 sezioni. Se i primi nove della sezione anagrafica sono relativi a dati del richiedente e al suo rappresentate legale, più complessi sono i sette della sezione “interventi, tra cui la descrizione dettagliata del progetto che si intende realizzare e le autorizzazioni necessarie Dia, Scia, Cila o Cilas.
  • Infine ci sono i 13 documenti relativi all’ultima sezione che comprendono l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la congruenza dei costi massimi unitari e la coerenza delle date indicate per inizio e conclusione lavori e la realizzazione.
  • I lavori devono iniziare entro sei mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari e terminare entro 24 mesi dalla stessa data. Probabilmente, sarà possibile una proroga ma il lavori nei cantieri dovranno essere chiusi entro il 31 dicembre 2024.

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