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Superbonus 110%: in arrivo la riduzione dei massimali

Si stringono i tempi sul superbonus 110% entro il 19 luglio dovrà essere convertito in legge e dopo la messe di emendamenti per correggerlo e modificarlo sembra che alla fine i correttivi che verranno approvati possano essere quattro: l’estensione dell’agevolazione alle seconde case, la possibilità di accedere al superbonus anche al mondo del terzo settore, la riduzione dei massimali stabiliti per singoli interventi e approvati per ciascuna unità abitativa e, infine, la possibilità di una deroga fino alla metà del 2022 per i lavori da effettuare su edifici Iacp.

La riduzione dei massimali: cosa comprende?

Tra questi quattro elementi di novità, quella che appare più significativa è la riduzione dei massimali che parrebbe, secondo i rumors di corridoio, interessare il cappotto termico dell’immobile ed essere differenziato tra condomini cn più unità abitative e quelli con meno soggetti: Nel primo caso il massimale di spesa passerebbe dalla cifra attuale, 60 mila euro a 40 mila euro per ogni abitazione, nel secondo caso, invece, si fermerebbe a 50 mila euro.

Questi sarebbero, insomma, i correttivi principali, mentre per gli altri, a più riprese segnalati, ci potrebbe essere spazio in futuro, magari con il decreto di luglio quando il governo si presenterà in parlamento per presentare il nuovo scostamento di 20 miliardi che prevede non solo di migliorare il superbonus, ma anche di offrire nuovi strumenti di sostegno per il turismo, l’occupazione e gli enti locali.

Superbonus 110%: escluse le strutture alberghiere

Rimarrebbero tagliati fuori dal superbonus 110% le strutture alberghiere e la proposta di allungare la stessa detrazione sino al 2022. In quest’ultimo caso, arriva una spinta in più per l’incertezza che sta accompagnando la prossima entrata in vigore (dal 1 luglio) dello sconto Irpef del 110%.

In ogni caso, sembra ormai certo , la conferma arriva dallo stesso ministro Gualtieri che l’emanazione delle regole attuative del superbonus arriveranno alla chiusura dei lavori parlamentari sui decreti (sostanzialmente, sulla base dei tempi della Gazzetta Ufficiale, non prima del prossimo 18 luglio).

Nei giorni scorsi dei 40 emendamenti presentati ne sono stati accolti 22 e su questi si aspetta il pronunciamento del presidente della Commissione Bilancio Claudio Borghi.

Novità per “Impresa 4.0”: arriva la cessione del credito

Novità interessanti arrivano, tra le diverse proposte firmate dai relatori, sulla possibilità di cedere il credito d’imposta per quello che riguarda il “Piano d’impresa 4.0” ovvero gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, investimenti in beni strumentali, formazione 4.0 e altre attività innovative. Viene così annullata l’impossibilità di cedere in caso di consolidato fiscale e chi beneficia dei crediti d’imposta (indicati dai commi da 184 a 209 dell’ultima legge di bilancio può scegliere per la cessione del credito, anche parziale, a terzi che possono essere non solo i propri fornitori, ma pure intermediatori finanziari e istituti bancari.

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