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LOGISTICA DEL FUTURO: DRONI E ROBOT

Quali sono le principali innovazioni nella logistica di magazzino tra realtà e prossimo futuro? L’immissione dell’AI, nelle sue applicazioni di machine learning e deep learning, ha aperto prospettive rivoluzionarie, ma soprattutto ha cambiato in una specie di “rivoluzione tolemaica” il concetto di operatività all’interno del magazzino e nella logica dello spostamento della merce sia nei magazzini, per la loro lavorazione, sia, per la loro consegna finale.

logistica, la rivoluzione del “dato”

Quali sono, quindi, gli elementi fondamentali di questa rivoluzione?
In primo luogo, c’è il “dato”, l’elemento centrale di un “sistema intelligente”. Comprendere l’importanza del “dato” è uno dei passaggi più complicati perché investe non solo dei sistemi organizzativi, ma anche funzionalità operative e identità professionali. Il “dato”, la quantità importante di questo elemento raccolto nelle diverse fasi lavorative, dalla burocrazia aziendale, dai fornitori e clienti viene immesso nei server per essere ricalcolato e rielaborato secondo la specifica funzione.

Logistica: le applicazioni per il magazzino

Analisi di flussi di vendite, proiezioni economiche per possibili investimenti futuri, ma in termini più estremi l’operatività di robot mobili per il trasporto dei materiali direttamente all’interno del magazzino. In questa prospettiva, sono inclusi tutti i processi di trasporto utilizzati nella produzione, anche quelli ancora utilizzati con l’ausilio umano come i “Reach staker” collegati con sistemi di intelligenza remota al computer centrale.

Logistica: i cambiamenti per i dipendenti

Per comprendere la portata della “rivoluzione” basti sapere che i dipendenti di un’azienda media con le precedenti tecnologie possono trascorrere anche il 60% del loro orario lavorativo trasportando componenti da un luogo all’altro dei magazzini. Molto spesso la struttura di questi ultimi impediva il collegamento di nastri autotrasportatori o altra tecnologia simile. Toccava, quindi, ai dipendenti, spostarsi con le materie da lavorare. La tecnologia oggi grazie all’intelligenza artificiale, mette a disposizione piccoli robot capaci di trasportare carichi non eccessivi e in grado di crearsi nuovi percorsi, in modo flessibile prevedendo gli eventuali ostacoli evitando così di portare modifiche sostanziali nell’infrastruttura.

L’innovazione dei robot mobili

Di robot mobili ne esistono diversi modelli già operativi soprattutto nelle aziende del nord Europa, mentre l’area in cui si sta operando più sperimentalmente, ma che potrebbe offrire una vasta gamma di operatività è quella dei droni.

Logistica ultima frontiera: i droni

Ad oggi la normativa di questa tecnologia è ancora in evoluzione e il fatturato, in un mercato ancora giovane o in espansione, il fatturato del settore è stato stimato 100 milioni di euro nel 2018, ancora limitato considerando che lo sviluppo degli ultimi dodici mesi è stato importante ed è prevista una forte crescita nei prossimi tre anni. In Italia, complessivamente, sono registrati all’ENAC 13479 droni con un incremento annuale del 13%.
Rispetto all’operatività nelle applicazioni industriali sono stati censiti 258 progetti, di cui solo il 19% sono operativi per la logistica. L’area che si sta esplorando con più attenzione è quella della sperimentazione di droni. Quelli ibridi, soprattutto, che possono operare in diversi ambienti come aria-terra o aria-acqua o droni con decollo e atterraggio verticale integrati, ovviamente, con l’intelligenza artificiale.

Droni: i campi di applicazione

Ad oggi le applicazioni dei droni sono rivolti all’agricoltura, la gestione delle emergenze, il monitoraggio dei territori, ispezioni e sopralluoghi in logistica. L’eventuale applicazione di rilievi fotografici in combinazione con l’intelligenza artificiale potrebbe essere un ulteriore evoluzione per la possibilità di generare scenari 3D. Ancora poco percorsa l’evoluzione per la consegna di merci in ambito urbano.
Queste applicazioni e ricerche rientrano nei termini ammessi dal nuovo credito d’imposta previsto dalla Legge di Bilancio 2020.

Le agevolazioni fiscali Industria 4.0

Nel panorama delle agevolazioni fiscali per le imprese ci sarà, quindi, un grande cambiamento rispetto al 2019, soprattutto nella prospettiva degli investimenti in beni strumentali. Il credito d’imposta, infatti, avrà una percentuale del 40% o del 20% del costo, in base all’importo dell’investimento. Il 15% del costo è previsto per gli investimenti in servizi e software digitali. Il 6% per gli investimenti in beni diversi dai precedenti.

Formazione 4.0: novità importanti

Il “vecchio” Bonus ricerca viene fortemente ridimensionato al 12% e nel limite dei 3 milioni di euro. Arriva, però, il “contentino” dell’estensione anche agli investimenti in innovazione e design al 6% nei limiti di 1,5 milioni di euro.
Molto importante è, invece, proprio per il tema che abbiamo trattato, la formazione del personale. Nel Bonus formazione 4.0 l’elemento principale è l’eliminazione dell’accordo sindacale e l’introduzione di una maggiorazione del 60% per le attività rivolte a lavoratori svantaggiati e ultra svantaggiati.

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